Ha senso “fare matematica” dai 3 ai 5 anni? Ebbene sì
Sembra che parlare di acquisizione di concetti matematici nei piccoli alunni spaventi ancora un po’, anche se è convinzione generale, ormai, che la formazione del pensiero matematico nel bambino cominci molto presto. Quindi, nella scuola dell’infanzia si può fare matematica, e come!
Nelle nostre scuole dell’Infanzia è ormai consuetudine sperimentare una “matematica in azione”, già a partire dai tre anni, fatta di attività che puntano ad una precoce formalizzazione di esperienze concrete con materiale strutturato o con giochi costruiti appositamente, per un primo approccio al numero (confronti, conteggi, ordinamenti, misure, codici), alle proprietà degli oggetti (classificazioni, seriazioni, corrispondenze), per un iniziale avvio alla misura (confronti e prime quantificazioni), alla conoscenza del linguaggio degli insiemi e dei connettivi logici.
Nell’attività matematica rivolta ai bambini dai 3 ai 5 anni, nelle nostre scuole si usano, dunque, gli oggetti più disparati: materiale occasionale, quali oggetti da classificare, liquidi, sabbia, farina, contenitori, legnetti, nastri, elastici, corde, cartone, das; strumenti del mondo adulto, come contenitori graduati, bilance, metri, orologi, calendari; giochi di vario tipo, come tombole, costruzioni di legno, lego, timbri dei numeri; materiale strutturato, quali gettoni, blocchi logici, pallottolieri, abaco, materiali per costruire solidi o strutture tridimensionali.
Diverse, quindi, le proposte di lavoro per i nostri piccoli studenti, che si divertono molto con quanto di “matematico” il mondo che li circonda e la scuola offre loro.
Inoltre, da molti anni, nelle nostre scuole dell’Infanzia viene realizzato un Progetto di screening, rivolto agli alunni di cinque anni, che prevede la somministrazione di test di verifica iniziale e finale, per rilevare precocemente la mancata acquisizione di specifiche abilità, per poter predisporre adeguate strategie di recupero ed evitare l’insorgenza di difficoltà di apprendimento, in vista dell’ingresso alla scuola primaria, rispetto alle competenze di lettura, scrittura e calcolo.