Geometria con la carta

di Anna Maria Scappini

Attività

“Geometria con la carta: i triangoli”

Istituto omnicomprensivo Mameli-Magnini

A.S. 2014/2015, Classe I TP

Docenti: Anna Maria Scappini (matematica),

Isabella Boco (sostegno)

Potenziare la cognizione geometrica consente di ottenere lo sviluppo più adeguato delle funzioni alla base dell’apprendimento della geometria. Così facendo, si supera un modello di istruzione che rischia di addestrare all’apprendimento passivo e ripetitivo, garante solo dell’applicazione di procedure e formule per i calcoli di perimetri e di aree, ma incapace di accompagnare la maturazione di un apprendimento intelligente e specializzato.

Sono tre le aree di potenziamento prese in considerazione in questo percorso:

  • Denominare
  • Confrontare
  • Classificare

L’organizzazione delle attività prevede che i risultati, o output, di ciascun gruppo di attività, siano l’input del gruppo di attività successivo in un crescendo di difficoltà: la conoscenza avviene per accrescimento all’interno della stessa attività e per ristrutturazione, passando da un’attività all’altra (ad esempio la denominazione può esser vista come una proto-classificazione o classificazione passiva).

L’obiettivo geometrico principe è quello di condurre gli alunni a “intelligere” i triangoli. I sotto-obiettivi sono:

1. classificare i triangoli

2. riconoscere le proprietà dei triangoli.

Dopo aver letto il testo “La geometria con la carta” di Perona, Lucangeli, Pellizzari e dopo aver partecipato agli incontri di formazione tenuti dal prof. Perona a Deruta, io e la collega di sostegno prof.ssa Isabella Boco, abbiamo strutturato un’unità d’apprendimento sulla figura geometrica “Il triangolo”.

Alla classe 1TP, ho proposto lo studio del triangolo attraverso delle attività di piegatura della carta. Gli alunni hanno realizzato sagome corrispondenti a tutti i tipi di triangoli, ne hanno individuato le caratteristiche significative e li hanno classificati ponendoli in delle scatole marcate, cioè etichettate con quegli attributi presenti nelle sagome stesse.

L’obiettivo della manipolazione delle scatole è quello di avvicinare gli alunni alla manipolazione degli insiemi con le operazioni di inclusione, esclusione, intersezione e coincidenza di due insiemi.

Il processo astratto di creazione di una classe viene mediato e reso concreto dall’artefatto didattico scatola con attributi assegnati. In tal modo gli alunni possono operare fisicamente con un oggetto concreto.

Il processo astratto di associazione fra una particolare istanza e una classe, viene mediato e reso concreto dagli artefatti didattici sagome, che vengono fisicamente inseriti nel contenitore fisico scatola.

Ho deciso di filmare le varie fasi dell’attività, per documentare l’intero percorso svolto dagli alunni.

Per seguire il percorso: Presentazione dell’attività (pdf)+ elenco dei link ai video (pdf).

Lascia un commento